Alberto Caraco "Breviario del Caos" Adelphi

Alberto Caraco "Breviario del Caos" Adelphi 

"Gli uomini sono al tempo stesso liberi e legati, più liberi di quanto non desiderino, più legati di quanto non avvertano, giacché la massa dei mortali è fatta di sonnambuli, e all'ordine non conviene mai che escano dal sonno, perchè diventerebbero ingovernabili. 
L'ordine non è amico degli uomini, esso si limita a tiranneggiarli, di rado a incivilirli, ancor più di rado a umanizzarli. Poichè l'ordine non è infallibile, spetta alla guerra riparare un giorno ai suoi errori, e poichè l'ordine continua a moltiplicarsi, noi andiamo verso la guerra, la guerra e il futuro sembrano inscindibili. Questa è l'unica certezza: la morte è, in definitiva, il senso di ogni cosa, e l'uomo è una cosa difronte alla morte, i popoli lo sanno anch'essi, la Storia è una passione e le sue vittime una moltitudine, il mondo che la abitano è l'Inferno temperato dal nulla, dove l'uomo, che rifiuta di conoscere se stesso, preferisce immolarsi come le specie animali troppo numerose, immolarsi come gli sciami di cavallette e gli eserciti di ratti, pensando che sia più sublime perire, perire innumerevoli, piuttosto che ripensare finalmente il mondo che egli abita." pag.13


Commenti

  1. Gabriele De Ritis - La vertigine del Moderno è forse tutta qui, nella spaesante considerazione di ciò che cade. Da essa germina ebbrezza e delirio, in uno.
    L'abisso della libertà, che precede lo stesso Dio, si è tradotta nella Furia lungo tutto il XX secolo.
    Abbiamo sognato la democrazia diffusa, morte tutte le ideologie.
    Abbiamo scoperto il terrorismo planetario, la nuova povertà. La schiavitù!!!
    Lo sfruttamento del lavoro e il sequestro dei lavoratori.
    La sete.
    La violenza sui bambini.
    Lo stupro etnico.
    La colonizzazione delle coscienze.
    Il fascino del Male.
    Non si può dire che siamo privi di immaginazione!15 feb

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